la transizione verso l'adulthood è sempre la storia della realtà che è continua ma fatta di punti discreti, nel senso: ovviamente si cresce e si cambia un po' alla volta, ma ci sono dei punti in cui si sente di più (o magari soltanto ci si accorge di quanto è continuamente cambiato nell'ultimo periodo di x mesi, anni). nel senso: oggi ho iniziato a lavorare, ieri ero su un velib un settembre parigino, l'altro ieri seduto al pier a guardare kowloon di notte, il giorno prima a fare le foto di classe al da vinci. sicuramente da lì a qui ci sono stati tantissimi piccolissimi cambiamenti e conquiste, ma pochi momenti hanno quella irreversibilità che hanno la maturità, andare a vivere da solo o iniziare a lavorare. mi ricordo ancora benissimo il senso di libertà e spaesamento che ho avuto quando i miei mi hanno lasciato a dijon - da solo!
forse, nell'arrivare, c'è sempre un po' di delusione: il tuo primo lavoro non sarà mai bello/ben pagato/meaningful come l'avevi immaginato; la tua prima casa non sarà mai tanto grande/luminosa/ben arredata. ma nel partire c'è sempre forse l'incertezza di lasciare una situazione che si aveva imparato a conoscere e tutto sommato gestire, forse apprezzare.
diciamo che il focus nella previsione è molto diverso dal focus nel momento che è a sua volta diverso dal focus della nostalgia. e.g. il sogno/ricordo è spesso/sempre pulito, la vita sempre sporca: sforzi, carte, casini. ora ricordo il da vinci, hong kong, parigi con nostalgia ma spesso, mentre li vivevo, non li ho apprezzati abbastanza per i fastidi del day-to-day. sarà probabilmente così anche per oggi, mentre mi chiedo come farò ad aspettare che arrivi bea, a trovare una casa, a capire qualcosa di questo nuovo lavoro. però ho come paura che questo ultimo cambiamento sia un po' diverso, come dicono i REM: these things they go away, replaced by everyday. chissà se la vita da qui in poi sarà meno spontanea e colorata.
se c'è una costante che sento è che tutto diventa meno su rotaie: l'università non era poi diversissima dal liceo. sì, dovevi trovare uno stage, una casa, ma non eri completamente nella wilderness - e le stakes molto basse. ora un pochino di più, e domani molto di più. l'hype sulla notte prima degli esami è forse proprio questo, fermarsi e take stock di un momento di discontinuità: domani non cambia niente, ma diventa tutto un po' meno su rotaie.